mercoledì 6 maggio 2009

Enrica Marrelli

FROM ENRICA MARRELLI



House sarebbe la rivincita dei medici internisti, quelli veri che come lui pensano per arrivare alla diagnosi e alla terapia giusta e sarebbe un eroe perché riesce laddove tutti gli altri internisti hanno fallito. Se non fosse che la medicina di House semplicemente non esiste" scrive su Tempo Medico Claudio Rugarli, Professore ordinario di Medicina interna nell'Università "Vita-Salute San Raffaele" di Milano. Trascurando il fatto che i casi proposti o il modo in cui sono gestiti dovrebbero essere considerati più fantamedicina, perché forse questo è il prezzo da pagare per la presenza in video Rugarli sottolinea che è soprattutto il modus operandi - ma aggiungerei anche vivendi - di House a sconcertare. Tutta la sua filosofia si condensa nella frase più volte ripetuta "preferisci un dottore che ti tiene la mano mentre muori o uno che ti ignora mentre migliori?" grazie al paziente di turno. Ovvio che davanti a un'alternativa del genere chiunque preferirebbe il medico bravo ma emotivamente assente all'empatico incapace, ma perché non ammettere la possibilità del medico bravo ed empatico? Chi l'ha detto che le due cose debbano essere mutuamente esclusive? Anche perché, come precisa pure Rugarli, se il paziente non ha una buona relazione col suo medico difficilmente ne segue le prescrizioni, vanificando il lavoro del migliore dei diagnosti. La conclusione del professore è che anche la cattiveria di Gregory House sia il prezzo da pagare per esigenze di spettacolo, perché un medico bravo e partecipe sarebbe stato noioso e non come sostengono quelli di Biltris il risultato dell'iper-etica del personaggio, come se non ci fosse qualcosa di eroico nell'essere entrambe le cose. House non sa nulla di epistemologia medica perché non concepisce l'importanza clinica della relazione medico-paziente e non è mosso da una ricerca di verità assoluta perché per lui esistono le malattie e non i malati, ma le malattie sono astrazioni ossia definizioni prognostiche e terapeutiche legate alle conoscenze mediche in un dato momento, quindi anche la verità è relativa alle possibilità conoscitive del medico.

LA VERITA' ASSOLUTA QUINDI NON ESISTE....CIO' E' CONFERMATO DALLE RIFLESSIONI FILOSOFICHE CHE CREANO CONTINUE TEORIE SULLO STESSO OGGETTO...??

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